Un discutibile biondo platino, una cravatta azzurra e tra le mani un cartello bianco, tenuto ben in vista, dalla scritta blu in olandese: 'Geen Cent Naar Italie', cioè 'Nemmeno un centesimo all'Italia'.
In molti nel nostro Paese ricordano Geert Wilders così, nell’estate del 2020 tra le vie de L'Aia, mentre protesta contro la nascita del Recovery fund, il fondo monetario pensato per finanziare la ripresa economica degli Stati membri dell’Unione europea dopo la crisi causata dalla pandemia di Covid-19.
3 anni dopo, questo curioso personaggio, simile a un Donald Trump europeo, è di nuovo sulle prime pagine dei giornali internazionali.
Ma perché si parla di lui? Cosa sta succedendo in Olanda?
Elezioni in Olanda
Il 22 novembre 2023 si sono tenute nei Paesi Bassi le elezioni generali anticipate per eleggere i parlamentari della Camera dei Rappresentanti; si sarebbero dovute tenere nel 2025, ma sono state indette straordinariamente dopo il crollo del governo Rutte, avvenuto a causa di disaccordi sulla politica di immigrazione tra i partiti della coalizione.
Il Parlamento olandese conta 150 deputati, il che significa che un governo ha bisogno di 76 seggi per formare una maggioranza. Nessun singolo partito è mai riuscito a raggiungere questo obiettivo e i Paesi Bassi sono stati governati da coalizioni per più di un secolo.
L'entità della vittoria del Partito per la Libertà (PVV) di estrema destra di Geert Wilders è andata ben oltre le previsioni dei sondaggi e raddoppia il numero di seggi conquistati in parlamento alle ultime elezioni.
In quello che è stato descritto come "uno dei più grandi sconvolgimenti politici nella politica olandese dalla Seconda Guerra Mondiale", il PVV ha conquistato 37 su 150 seggi nella Camera dei Rappresentanti, diventando per la prima volta il partito più grande.
Non solo il PVV ha ottenuto il miglior risultato elettorale di sempre, ma è anche la prima volta dal secondo dopoguerra che il partito più grande dei Paesi Bassi non appartiene alla famiglia dei partiti europei liberali di centro-destra o di centro-sinistra.
Risultati elettorali: è possibile una coalizione di governo?
Il politico di estrema destra anti-islamico Geert Wilders può anche aver raddoppiato i seggi del suo partito in Parlamento, ma questo non significa necessariamente che diventerà Primo Ministro.
Infatti dovrà formare una coalizione con altri partiti per raggiungere la maggioranza in Parlamento (o cercare di governare con una minoranza), e in politica questo comporta sempre dei compromessi per poter lavorare insieme.
Tra i candidati sconfitti, il leader del partito Nuovo Contratto Sociale (NSC), lanciato solo tre mesi fa, ha dichiarato di essere aperto a colloqui con Wilders.
Invece, la seconda forza politica nazionale, la coalizione di centro-sinistra composta da Partito Laburista e Partito Verde (GL-PvdA), ha già escluso la possibilità di lavorare con Wilders.
"Non formeremo mai una coalizione con partiti che sostengono che i richiedenti asilo siano la fonte di tutta la miseria", ha dichiarato Timmermans, uno dei più favoriti alla carica di Primo Ministro secondo i sondaggi.
Programma politico di Wilders
Sebbene forgiare alleanze e lavorare insieme in un governo di coalizione richieda dei compromessi, Geert Wilders ha alcuni piani politici che faranno rabbrividire l'Europa e si faranno sentire soprattutto a Bruxelles.
Nonostante (finora) nei Paesi Bassi non ci sia una particolare propensione a lasciare l'UE, Wilders afferma di voler indire un referendum "Nexit" circa l'uscita del proprio paese dalla Comunità, sulla falsa riga della "Brexit" britannica del 2016.
Tra le altre politiche controverse, vuole anche uno "stop all'asilo" e "niente scuole islamiche, corani e moschee", anche se ultimamente ha dichiarato di non voler violare le leggi olandesi o la Costituzione del Paese che sancisce la libertà di religione e di espressione.
E l’Italia cosa pensa ?
LEGA :
"I risultati elettorali nei Paesi Bassi, che vedono il trionfo degli alleati della Lega, sono un segnale importante per tutta l'Europa, che non può e non deve essere ignorato. In uno dei Paesi più green ed europeisti, gli elettori hanno sonoramente bocciato le politiche Ue, incarnate tanto dal partito che ha governato per anni guidato da Rutte, da tempo portato in palmo di mano da Bruxelles"
– Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
FRATELLI D’ITALIA :
"L'esito delle elezioni olandesi indica un forte spostamento dei consensi a destra, area a cui appartengono tre dei quattro partiti più votati, e una severa bocciatura dell'alleanza verdi-laburisti guidata da Frans Timmermans, cioè dalla figura politica che negli ultimi anni ha appestato l'Europa con il suo fanatismo ambientalista.”
– Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento Europeo
PARTITO DEMOCRATICO :
"Invece di festeggiare per la vittoria di Wilders, Salvini Meloni & Co dovrebbero mettersi a lavorare seriamente per impiegare presto e bene gli aiuti europei del PNRR. Da oggi ci saranno ancora meno governi in Europa disponibili a tollerare ritardi e sciatterie dall'Italia".
– Lia Quartapelle
MOVIMENTO 5 STELLE :
"Wilders è il peggior nemico dell'Italia, e la Lega, anziché esultare, spieghi come farà a difendere gli interessi del nostro Paese se il partito di Geert Wilders, che ha più volte espresso posizioni italofobe, andrà al governo. Noi non dimentichiamo quando Geert Wilders manifestava con un cartello appeso al collo nel quale c'era scritto 'nessun centesimo per l'Italia'".
– Tiziana Beghin
“La verità è che con politiche euroscettiche come quella di Salvini, Wilders o Le Pen l'Unione Europea non esisterebbe più”
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